Tempo di lettura:

2

minuti

Le competenze del leader che possiede Intelligenza Emotiva

Performance Strategies | Mani

Intelligenza emotiva: quali sono le competenze più utili ai leader?

Conoscenza, intelligenza e vision, sicuramente. A questo Daniel Goleman, autore di Leadership: Il Potere dell’Intelligenza Emotiva, aggiunge l’abilità di identificare e monitorare le informazioni – le proprie e quelle che riguardano altri – e di gestire le relazioni.

Le qualità legate a questa categoria di “Intelligenza Emotiva” contraddistinguono, secondo il Prof. Goleman, i migliori leader del mondo.

Daniel Goleman, uno tra i primi inviati scientifici del New York Times, è oggi lo psicologo più autorevole al mondo sul tema dell’Intelligenza Emotiva. È sulla base dei suoi studi che abbiamo stilato una lista delle competenze fondamentali per un leader.

“La leadership è l’arte di vedere ciò che è invisibile.”

– Jonathan Swift

1 – AUTO-CONSAPEVOLEZZA

Significa avere reale sicurezza di sé: comprendere la propria forza e i propri limiti. È testimoniata da quanto una persona si muova con competenza e conoscenza quando vuole fare affidamento su qualcun altro o sul team di lavoro.
L’auto-consapevolezza implica comprensione emotiva, che significa comprendere i propri sentimenti, essere consapevoli di cosa ci fa arrabbiare, per esempio, e può aiutare a gestire tale emozione negativa.

“Non ho fallito. Ho solamente provato 10.000 metodi che non hanno funzionato”

– Thomas Edison

2 – AUTO-GESTIONE

L’auto-gestione richiede Resilienza, quell’abilità che consente di rimanere calmi quando si è sotto pressione e garantisce di riuscire a riprendersi velocemente dalle turbolenze. Essere resilienti vuol dire non abbandonarsi a stati d’animo come il rancore o il panico. Nei momenti di crisi, le persone guardano il leader per essere rassicurate; se il leader è calmo, lo saranno anche loro.
Possedere una Bilancia emotiva, è altrettanto necessario per tenere sotto controllo ogni sentimento logoro: invece di arrivare allo scontro con le persone, fai in modo che sappiano cosa sbagliano e qual è la soluzione migliore da adottare.
Ancora, l’auto-gestione richiede Auto-motivazione, la capacità di continuare a muoversi verso obiettivi distanti nonostante gli ostacoli.

“Quando si apre la mano, si può ottenere tutto. Se la si chiude, non si può ricevere nulla.”

– Taisen Deshimaru

3 – EMPATIA

L’empatia si declina su due aspetti: quello cognitivo e quello emotivo. In effetti non è solo indispensabile essere capaci di un’accurata lettura dei sentimenti delle altre persone,  ma anche di comprendere le prospettive degli altri, per essere a propria volta fonte di spunti e di ispirazione. Occorre essere in grado di accogliere volentieri le domande dei collaboratori, per conoscere meglio i loro pensieri e le loro sensazioni e generare una comunicazione efficace.
L’empatia è una capacità che necessita di un buon ascolto, che consiste nel prestare piena attenzione agli altri e nel prendersi il tempo necessario per comprendere le loro istanze, evitando di sovrastarli o di farli sentire trascurati.

“Per trasmettere le tue idee utilizza parole semplici, grandi idee e brevi frasi.”

– John Henry

4 – COMPETENZE RELAZIONALI

La comunicazione efficace è la prima delle competenze relazionali necessarie ad un leader. Consiste nella capacità di esporre idee e pensieri in modo chiaro e persuasivo. Le persone, infatti, sono più motivate quando hanno aspettative chiare.
Saper infondere nel gruppo lo spirito del gioco di squadra è altrettanto fondamentale: solo così le persone che ci circondano possono vivere al meglio l’esperienza di collaborazione, in uno stato di rilassatezza. Lo segnalerà il loro sorriso spontaneo.

Per continuare ad approfondire i temi della leadership e del management, clicca qui.