Apprendere facilmente con le Mappe Mentali!

Tempo di lettura:

4

minuti

Condividi su linkedin
Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp

Nel precedente articolo, abbiamo parlato di quanto sia importante un approccio non  convenzionale per ottenere risultati straordinari in termini di apprendimento ed efficacia. In questo passiamo dalla teoria alla pratica e descriviamo i primi rudimenti per iniziare a realizzare le proprie mappe mentali. Gli usi che potete farne sono molteplici e si applicano a pressoché tutte gli ambiti dello scibile.

 

Che dobbiate fare un business plan o che dobbiate semplicemente dare una riordinata alla vostre idee, che dobbiate prepararvi per una negoziazione o dobbiate impostare un brainstorming con i vostri colleghi, le mappe mentali sono strumenti potentissimi che vi permetteranno di apprendere un maggior numero di informazioni e di avere maggiore chiarezza.

2

 

Ma partiamo con la pratica. Per prima cosa, che decidiate di farle a mano o con qualche software, l’importante è che lo facciate utilizzando il foglio nella sua lunghezza e non nella sua altezza. Cioè il lato lungo del foglio sta in basso, orizzontale. Questo vi permette di sfruttare totalmente la visione periferica umana che ha un’angolazione di quasi 180° da destra a sinistra, mentre è molto più limitata dall’alto al basso. Fate delle prove ponendo le vostre dita ai limiti del campo visivo e vedrete la grande differenza di cui parlo.

 

Dopo aver posizionato il foglio, occorre iniziare con il concetto principale. Mettiamo ad esempio che dobbiate affrontare una negoziazione: al centro del foglio scrivete per l’appunto “negoziazione”. Da qui fate partire verso l’esterno le diramazioni principali connesse alla negoziazione. Ad esempio potreste iniziare scrivendo: “persone coinvolte”, “cose negoziabili”, “cose non negoziabili”. Chiaramente la scelta è libera e potete adattarla ad ogni situazione. Dai primi rami poi si irradieranno altri rami più piccoli che vanno a specificare un concetto. Ad esempio continuando il ramo “persone coinvolte” potreste scrivere “Tizio, Caio, Sempronio” ed elencare per ognuno quello che sapete di loro: interessi, punti di forza, punti di debolezza, spunti di conversazione, qualità caratteriali e così via. Ricordate: quanta più chiarezza farete in fase di preparazione, tanto più sarete lucidi ed efficaci anche nella fase negoziale.

3

Direte: “Tutto qui?”. Ovviamente no, le mappe mentali sono molto più che semplici grafici a ramo. Allo scheletro sopra descritto vanno aggiunti particolari specifici e accortezze fondamentali perché le mappe siano veramente efficaci. Tra le cose più importanti c’è l’utilizzo dei colori e dei disegni. Ogni ramo principale deve avere un suo colore specifico (uno o più di uno) e così via anche i rami secondari poi andranno colorati, e non necessariamente dello stesso colore del ramo principale. L’approccio che io preferisco è utilizzare un colore primario per il ramo principale e poi tutte le sue sfumature per i rami secondari. Ma potete scegliere l’approccio che più stimola la vostra mente. Oltre a questo, è anche molto importante che i concetti più importanti siano corredati da disegni. Non è necessario essere artisti anzi, a volte un disegno sgraziato o stravagante sarà ancora più utile di un disegno ben fatto perché lo ricorderete di certo più facilmente. Per questo ho deciso di non inscrivermi a corsi di disegno, alla fine mi sono accorto che le vignette che riuscivo a produrre mi rimanevano impresse in mente molto meglio di immagini standard, magari prese da internet.

 

Vediamo qualche altro consiglio che possiamo darvi e che potete usare immediatamente per iniziare a prendere confidenza con questo metodo. Primo, non sovraccaricare i rami. Scrivete un concetto per ramo, non intere frasi, non abbiate paura che non vi basti il foglio, prendetevi lo spazio che vi serve. Altra cosa importante è non inclinare troppo i rami,  non oltre i 45°, così i concetti che li descrivono saranno sempre ben leggibili e non dovrete piegare il collo in improbabili angolazioni per leggere. L’ultimo aspetto riguarda paradossalmente il punto di partenza della mappa. L’abbiamo lasciato alla fine perché questo è un aspetto soggettivo e potrete trovare il vostro approccio solo dopo alcuni tentativi. In generale, è preferibile partire dall’alto a sinistra e procedere in senso antiorario, ma qui le varianti sono tantissime e dovete scoprire quella che stimola maggiormente le vostre percezioni. Per noi è stato naturale partire da sinistra, ma se vi piace di più fare il contrario sentitevi liberi. Questo è molto importante non solo riguardo l’ordine di lettura dei rami, ma in generale nella costruzione di una mappa. Tanto più riuscirete ad essere particolari e a personalizzare la vostra mappa, tanto più sarete in grado di memorizzarla facilmente.

 

Ti ricordiamo che Tony Buzan, il creatore delle Mappe Mentali, sarà a Milano il 18 Novembre per un workshop intensivo di una giornata, in cui spiegherà esaustivamente tutti i dettagli e le tecniche utili a costruire una mappa mentale veramente efficace. Clicca qui per scoprire come partecipare e conoscere le migliori scoperte in ambito di apprendimento rapido ed efficacia personale.

Cover_Fb_ApprendimentoRapido
E ricorda: puoi riuscirci solo se hai gli strumenti giusti per farlo!

Condividi l'articolo

Condividi su linkedin
Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp

Tempo di lettura:

4

minuti

Indice

Condividi su linkedin
Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp

Ultime dal blog

Performance Strategies

Performance Strategies è un marchio
registrato da ROI GROUP SRL

SEDI

Via G. Leopardi, 19
20123 Milano (MI)

Galleria del Commercio, 6
62100 Macerata (MC)

Contatti

Numero-Verde

Dal Lunedì al Venerdì
dalle 09:00 alle 18:00

Oppure scrivici via email a:

info@performancestrategies.it

RESTA AGGIORNATO

Iscriviti alla newsletter 

Roi Group Srl – Capitale Sociale 100.000 € i.v. – P.IVA e C.F. 01999300443 | REA MC-180904

 © Copyright 2023 Performance Strategies