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L’evoluzione dell’innovazione

“Quando tutto, ma proprio tutto, si può chiamare innovazione,
la parola ha sempre meno significato.”
Alf Rehn

L’innovazione superficiale

Fino a qualche anno fa, “innovazione” era una parola usata con parsimonia per un numero limitato di progetti specifici e definiti. Al contrario, oggi si usa praticamente per tutto: dal miglioramento trascurabile di un prodotto preesistente a sviluppi veramente rivoluzionari. Sia nelle aziende sia nella società, l’innovazione che facciamo e di cui parliamo è in gran parte innovazione superficiale, che si concentra sulle cose semplici e ripetitive.

L’innovazione superficiale, infatti, enfatizza situazioni facili da visualizzare e da accettare, vive di slogan e di icone riconoscibili, non richiede molto più di un’ordinaria obbedienza e della capacità di accettare alcuni principi base: apprezzare le stesse cose che piacciono a tutti, stare sul banale e non fare domande complicate. Non bisogna sorprendersi se le aziende si affidano totalmente all’innovazione superficiale, perché corrisponde appieno ai loro canoni: è sicura, inoffensiva, elegante e blanda.

L’innovazione profonda

Esiste anche un’altra forma di innovazione, che è tutt’altra cosa: l’innovazione profonda. È un’etica: significa sperimentare novità senza avere ancora un modello di riferimento. È sfidante, provocatoria e difficile da digerire. Esigente, complessa e radicale. Per le aziende è materia “incandescente”, eppure è molto più importante di quanto non potrebbe mai nemmeno sperare di diventare l’innovazione superficiale.

Innovazione superficiale è creare un’app con cui identificare il momento migliore per andare in spiaggia. Innovazione profonda è creare un sistema per liberare gli oceani dalla plastica.

Innovazione superficiale è lanciare l’ennesimo brand di trucco.
Innovazione profonda è lanciare un servizio per l’ottimizzazione dei sistemi fognari delle megalopoli.

L’innovazione superficiale si preoccupa dell’apparenza e dell’esteriorità, dei profitti a breve e della novità. L’innovazione profonda guarda maggiormente agli effetti e al significato, al valore e all’impatto.

Quella superficiale ama gli effetti ripetitivi e si fonda sulla copiatura di modelli e oggetti, il tutto allo scopo di dimostrare che si è innovativi proprio come tutti gli altri. L’innovazione profonda ama approcci veramente unici, è una mentalità.

L’innovazione non è una cosa sola, può essere tante cose diverse e si può fare in molti modi, alcuni più profondi di altri.

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