9 strategie per migliorare le performance dei video su Facebook

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Performance video Facebook
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Lo abbiamo constatato soprattutto negli ultimi due anni: il video si è imposto come il mezzo più efficace per catturare attenzione e interesse dei target. video performancePiù utilizzato nelle strategie di content rispetto ai più “tradizionali” post nei blog e persino agli e-book e alle infografiche, secondo le statistiche di Databox, riportate anche da Hubspot nell’annuale Report dedicato ai marketing benchmark, i video portano un click-through-rate (CTR) più alto rispetto alle immagini, anche nel paid advertising.

video performance
Che si tratti di utenti, follower o potenziali clienti, il video è oggi lo strumento più creativo e dinamico che possiamo usare e, per questo, performa sempre meglio all’interno delle diverse piattaforme in cui cerchiamo di raggiungere i nostri potenziali clienti. E in modo particolare, il video performa con grandi risultati su Facebook.

Ma come si costruisce una campagna efficace per ottenere il massimo risultato dagli utenti che hanno visto il tuo video?

Migliorare le performance video su facebook: 9 aree chiave

Oltre, naturalmente, alle caratteristiche tecniche indicate nella sezione video di Facebook for Business, ci sono alcuni aspetti più strategici ed essenziali da prendere in considerazione. Seguendo la guida di Michelle Morgan, una delle specialist oggi più esperte nel panorama internazionale e inserita nella classifica di PPC Hero, li abbiamo esaminati e abbiamo individuato le aree chiave per migliorare le performance video su Facebook.

1. Tipologie e come usarle al meglio per aumentare le performance dei video su Facebook

I tuoi video sono adatti per le ads? Ecco la prima domanda da porti perché le tipologie di video da utilizzare sono numerose e fondamentale è individuare quella più adatta al tuo pubblico specifico.
Ecco alcune delle più diffuse da poter sfruttare:

  • UGC content (User Generated Content). Si tratta di video realizzati dai tuoi stessi clienti mentre interagiscono col tuo prodotto. Sono autentici, se il cliente è soddisfatto te ne invierà volentieri e costituiranno la riprova sociale utile a creare fiducia con i nuovi prospect. Infine, è molto probabile che il cliente posti questo video sul proprio profilo, che per te significa visibilità gratuita.
  • Video vetrina. Non deve avere necessariamente un linguaggio pubblicitario: il suo obiettivo è quello di rassicurare il prospect sul tuo prodotto. Specie nello shopping online, un fattore che inibisce la decisione è l’impossibilità di poter vedere e toccare concretamente il prodotto, che dà la sensazione di non poterne intuire la qualità. Un video showcase (vetrina) ha il potere di rispondere a tutte queste obiezioni interiori, quando è ben fatto.
  • Video backstage. A tutti noi piace sapere come si costruisce il prodotto che amiamo. Con un video che mostra il dietro le quinte di come nasce il tuo prodotto, puoi generare ulteriore valore.
  • Tutorial. I video tutorial sono ideali se hai un prodotto o un servizio completamente nuovo, di cui nessuno ha mai sentito parlare. Con un tutorial puoi dimostrare come funziona e come soddisfare un bisogno già esistente nel cliente in modo diverso.

2. Format e device: mobile first!

Viviamo in un mondo multi-device, ma ce n’è uno, di device, che oggi assorbe la maggior parte del nostro tempo ed è ovviamente lo smartphone. Fai in modo che il tuo video sia ottimizzato per la fruizione da mobile e tieni in considerazione che:

  • il 65% delle visualizzazioni in Facebook proviene da telefono
  • il 94% degli utenti visualizza i video in orientamento verticale.

Anche se gran parte delle visualizzazioni avviene in orientamento verticale, crea comunque anche una versione orizzontale per sfruttare al massimo la possibilità di personalizzare gli annunci e offrire ai tuoi prospect un’experience a schermo intero sul device che preferiscono.

3. Una lotta all’ultimo scroll

La battaglia per l’attenzione su Facebook si combatte a colpi di scroll. L’unica mossa davvero vincente è quella che fa sì che il prospect smetta di scrollare. I primi 4/6 secondi di qualsiasi video sono cruciali: l’inizio è ciò che può convincere, in un lasso di tempo brevissimo, l’utente a fermarsi e guardare (o a passare oltre). Un consiglio di Morgan è quello di inserire una domanda su una questione particolarmente importante o parlare della soluzione ad un problema diffuso e sentito. L’importante è che l’incipit del tuo video rompa la monotonia del feed e attiri l’attenzione.

4. Un invito all’azione chiaro

L’ads, come ogni altra azione di marketing, deve includere una call to action chiara e ben definita. Su Facebook, Morgan suggerisce di inserire una CTA in tutti gli spazi dedicati al copy relativi al video, ma anche nel video stesso. Potrebbe trattarsi di una voce che invita all’azione che vuoi venga compiuta, una stringa di testo o una combinazione di entrambe le cose. Scatena la creatività e testa ciò che funziona di più: una o più call to action non devono mancare mai.

5. Caption e sottotitoli

Solo il 15% degli utenti Facebook guarda i video con l’audio attivo. Questo significa che per permettere al video di “parlare” devi in maniera tassativa inserire o consentire l’uso dei sottotitoli. Se c’è un’apertura senza parlato, dovrai provvedere tu ad aggiungere del testo accattivante nel video, in modo che l’utente sappia di cosa il video sta per parlare. Potrebbe esserne talmente incuriosito da attivare l’audio e continuare a guardarlo tutto fino alla CTA.

6. Durata del video

Non è una novità che l’attenzione ha un lasso sempre più breve. Ecco perché i video, oltre a non dover durare troppo, devono anche essere essere concisi. Facebook consente l’upload di video fino a 240 minuti: un range decisamente troppo ampio. Precisa Morgan che, in genere, i video tra i 15 e i 60 secondi sono i più performanti, perché sono più leggeri e più facilmente fruibili. È pur vero che, se stai parlando a un pubblico interessato e profilato, puoi anche allungare la durata.

7. Accompagna ogni fase del funnel con un video

Dal primo contatto con l’utente, nella parte alta del funnel, fino all’ultimo step, in cui si decide all’acquisto, la sua user experience dovrebbe essere sempre accompagnata da un video.
Video diversi, per fasi diverse: per ogni step, ti servono messaggi diversi che guidino l’utente nel processo decisionale e che lo trasformino in un cliente attivo. All’inizio del funnel, Morgan consiglia di utilizzare video di grande impatto: sono i migliori per colpire l’attenzione del target. Man mano che l’utente procede, ti serviranno video più specifici, che diversifichino il brand rispetto ai competitor, che rispondano al perché dovrebbe scegliere il tuo prodotto. Alla fine del funnel, poi, ti serviranno messaggi ancora più puntuali, con CTA decise, in grado di convertire il prospect in cliente.

8. Scegli l’obiettivo giusto

Ogni campagna su Facebook può avere diversi obiettivi:

  1. Conoscenza. Si suddivide in Brand Awareness (aumentare la notorietà del marchio raggiungendo persone che potrebbero esserne interessate) e Reach (mostrare il marchio al maggior numero di persone possibile).
  2. Attenzione. Si suddivide in Traffico (fare in modo che più utenti si dirigano sul sito, su app o aprano conversazioni su Messenger), Engagement (ottenere interazioni come like, parteciperò a un evento, richieste di offerta), Visualizzazioni, Lead Generation.
  3. Conversione. Include azioni nel sito oppure vendite a catalogo o, infine, visite nel punto vendita (cosa che si può ottenere mostrando ads alle persone che si trovano fisicamente vicine allo store.)

Ognuno di questi obiettivi può essere impostato per qualsiasi video ads su Facebook, ma occorre ricordare che ciascuno si ottimizzerà in funzione a diversi risultati da ottenere. Scegliere quello che meglio si adatta all’obiettivo pensato per ogni campagna è della massima importanza.

Uno dei grandi vantaggi di Facebook è che consente di creare segmenti di pubblico in base all’interazione che questo ha con il video. Inoltre, c’è la possibilità di attivare un’attività di retargeting su tutti coloro che ne hanno visualizzato determinate parti. All’interno di Audience Manager è possibile creare un nuovo pubblico di engagement: scegli “Video” come tipo di pubblico,  seleziona la durata della visualizzazione dell’utente e infine clicca su “Scegli Video” per selezionare le creatività specifiche da cui vuoi generare i segmenti di pubblico.

9. Genera un momento “AHA” e segmenta il pubblico

Il momento AHA, quando si parla di video ads su Facebook, è quel momento in cui l’utente raggiunge un’idea chiara del brand e del prodotto. Potrebbe significare che l’utente ha conosciuto il nome del tuo brand, ha visto il tuo logo e ha capito che tipo di servizio offri. Morgan suggerisce di organizzare il retargeting in 2 sottogruppi:

  • chi ha visto il video ma non è arrivato al momento AHA
  • chi ha visto il video ed è arrivato al momento AHA.In questo modo la segmentazione risulterà molto più precisa. Se un utente non ha ancora visto il momento AHA, infatti, occorrerà continuare a esporlo ad annunci che spiegano ancora il prodotto e il brand. L’utente che ha già superato il momento AHA, invece, può essere colpito da un messaggio che lo farà procedere in maniera più decisa verso l’acquisto.

Lead Generation: tutti gli strumenti e le strategie più efficaci oggi

Continueremo l’approfondimento su come ottenere lead più profilati e incrementare il tasso di conversione delle campagne video su Facebook in occasione di un workshop online, tenuto da Michelle Morgan, mente tra le più brillanti nel panorama internazionale contemporaneo del digital advertising e specializzata in ambito Search, Social, Display, Remarketing, e Analytics.

Il Workshop, che si svolgerà interamente online, in maniera interattiva e pratica e in traduzione simultanea, affronterà temi tra cui:

  • Le tecniche per ottimizzare il copywriting e individuare le keyword più qualificanti
  • Come aumentare l’efficacia delle call to action nel customer journey
  • Come sfruttare i dati per incrementare il CRO e i tassi di conversione.

Trovi maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione e di iscrizione cliccando qui.
Il workshop Lead Generation è uno dei 6 appuntamenti dei Marketing Workshop, una serie di appuntamenti con alcuni dei più grandi esperti internazionali, dedicati ciascuno ad uno dei temi più urgenti per chi si occupa di marketing oggi.
Puoi conoscere il percorso completo cliccando qui.

Marketing Workshop

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