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Chester Elton: 3 modi per fare networking

Presentazioni di poche ore hanno cambiato la mia vita, e le persone che ho incontrato alle conferenze mi hanno influenzato in positivo e continuano a farlo.

Quello che segue è un articolo pubblicato da Chester Elton sul suo profilo LinkedIn, uno dei più letti del social con oltre 115.000 visualizzazioni. Buona lettura!

Negli ultimi 10 anni ho partecipato, in media, ad una conferenza a settimana, ogni settimana, ogni anno. Lo dico seriamente, perché dovrei inventarlo? Come relatore, ho diffuso il mio messaggio in più di 500 eventi, fiere e incontri aziendali. Così, ho imparato come dare il meglio nella maggior parte delle mie giornate, calpestando il pavimento delle sale delle conferenze.

Questa è la prima grande lezione per chiunque partecipi al Forum delle Eccellenze (o a qualsiasi altro evento).

Presentazioni di pochissime ore hanno cambiato la mia vita, ma anche le persone che ho incontrato alle conferenze mi hanno influenzato in positivo e continuano a farlo.

Prendi Jim Knight, per esempio. Mi chiederai chi è. Beh, l’ho incontrato in Arizona in una conferenza per CHART, Council of Hotel And Restaurant Trainers. A quell’epoca era a capo di un corso di formazione a livello mondiale per Hard Rock International e rimbalzava da una persona all’altra nella sala della conferenza. Tirai fuori la mia mano e dissi “Non so chi sei, ma devo conoscerti”.

Da quel momento, mi sono imbattuto in Jim molte volte e non è importante in quali conferenze. Io ci sono e Jim sembra conoscere tutti e, inoltre, fa affari con molti di loro. Gli chiesi: “Che cosa fai alle conferenze che gli altri non fanno?” e qui sotto ci sono un po’ di cose che ha diviso con me, insieme ad un po’ di lezioni che ho imparato lungo la strada.

1) Scambia i biglietti da visita.

Siamo onesti, non penso che sia naturale per un essere umano camminare verso un altro e iniziare una conversazione. Il fatto è che il nostro DNA non è fatto così. Penso di essere una delle persone più socievoli del mondo, ma approcciare qualcuno in una conversazione ancora mi fa sentire come se stessi buttando lì una battuta da rimorchio in un bar: “Come stai?”  (impersonando il mio Joey Tribbiani interno)

Cerca di capire questo: tutti ci sentiamo nel tuo stesso modo. Semplificalo. Di’ “Ciao, io sono (metti il tuo nome). Non conosco un’anima qui, e tu?” poi chiedi il suo biglietto da visita e dagli il tuo in cambio. Chiedi dove lavora, perché è venuto alla conferenza, se ha figli, da quanto tempo lavora nel suo settore o qualunque cosa pensi possa metterlo a proprio agio. Una cosa che ho imparato da mio padre era che la persona più interessante nella stanza è proprio quella che sta parlando con te.

2) Offriti volontario.

C’è quasi sempre un modo per essere coinvolti in qualsiasi conferenza a cui partecipi. Sempre di più gli organizzatori offrono ai partecipanti una possibilità di lavorare al progetto di un servizio nella comunità (come una banca del cibo o una mensa dei poveri), altri cercano volontari per assumere a turno il ruolo di “conference worker” (aiutando le persone o introducendo i relatori). Ci sono spesso organizzatori di raccolte fondi per tutta la sera (Jim lo era sempre a questi eventi). Ci sono perfino le 5 Kilometri (delle gare da 3.1 miglia) da correre. Io corsi (o meglio camminai; mia moglie corse) ad una di queste all’inizio di quest’anno per beneficiare del programma di assistenza per i dipendenti di una catena di ristoranti dove stavo tenendo una conferenza. Era bello dare, e io strinsi relazioni con una dozzina di persone lungo la strada.
Essere coinvolti dietro le quinte è un ottimo modo per fare networking e incontrare altri appassionati del vostro settore, e le relazioni che riesci a costruire inevitabilmente ti aiuteranno a capire meglio le opportunità nel tuo business.

3) Follow Up, testone!

Succede a tutti noi. Ritorni in ufficio con una pila di biglietti da visita, ma hai 16 chiamate da parte dei clienti e l’amministratore ti sta gridando di compilare un rapporto del Perché-sono-stato-lontano-dal-lavoro-nel-fine-settimana. Ben presto la pila di biglietti da visita viene spinta di lato per fare spazio alle indispensabili Red Bull o Diet Coke, poi finisce al bordo della scrivania, poi in un cassetto. Datti un obiettivo: entro tre giorni ricontatta tutti quelli che hai incontrato nel corso della conferenza, collegati con loro tramite LinkedIn, siediti e scrivi a penna un rapido biglietto di ringraziamento con il tuo biglietto da visita dentro – vecchia scuola, ma molto personale e molto efficace.

Fai un ulteriore passo avanti, scrivendo nel tuo blog o tweettando quello che hai imparato durante la conferenza e da chi lo hai imparato; e connettiti con i relatori che ti sono piaciuti di più, comunicando loro su quali loro spunti ed idee ti focalizzerai. Le chance sono  molte, molte delle persone con cui hai parlato  diventeranno amici e forse in seguito anche preziosi contatti nella tua carriera.

Sono sempre stupito di quante persone straordinarie ci siano nel mondo: basta prendersi il tempo di alzare la mano e dire “ciao”.

Non essere timido. Scambia molti biglietti da visita, proponiti come volontario, usa il follow-up, e non si sa mai chi potresti incontrare e quali relazioni costruire. Potresti anche avere fortuna ed incontrare qualcuno davvero cool come Jim Knight.

(Fonte)

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