Tempo di lettura:

3

minuti

Intelligenze multiple, formae mentis e potenzialità

Intelligenze multiple

Un passaggio che ha segnato una svolta negli studi dell’intelligenza è sicuramente quello della teoria delle intelligenze multiple (I.M.), formulata da Howard Gardner, uno degli psicologi più importanti di questo secolo, docente presso la Harvard University. Secondo questa teoria, ogni individuo è dotato di un determinato numero di abilità cognitive, relativamente indipendenti, che vedremo poi più nello specifico. Ha ampliato e riformulato le nostre opinioni su ciò che intendiamo per competenza intellettuale:

“Una competenza intellettuale umana deve comportare un insieme di abilità di soluzione di problemi, consentendo all’individuo di risolvere genuini problemi o difficoltà in cui si sia imbattuto e, nel caso, di creare un prodotto efficace; inoltre deve comportare la capacità di trovare e creare problemi, preparando in tal modo il terreno all’acquisizione di nuova conoscenza.”
Howard Gardner

Chiaramente, la maniera più efficace per pensare le intelligenze, spiega Gardner, è quella di osservarle quando vengono usate per eseguire un qualche programma d’azione. Tuttavia, il modo più corretto è concepire un’intelligenza come un potenziale. Inoltre, possiamo considerare le varie intelligenze principalmente come un insieme di procedimenti di know-know per fare cose. Può essere utile in questo senso far riferimento alla già accertata distinzione, nello studio di capacità e abilità, tra:

  • Know-how: la tacita conoscenza di come si esegue qualcosa
  • Know-that: la conoscenza discorsiva dell’insieme reale di procedimenti implicati nell’esecuzione.

In altre parole, è la stessa differenza che intercorre tra il saper andare in bicicletta e l’avere la conoscenza discorsiva di come mette in atto l’azione.

7 tipologie differenziate di intelligenza

Gardner ha identificato 7 tipologie di intelligenza:

  1. Intelligenza linguistica
  2. Intelligenza musicale
  3. Intelligenza logico-matematica
  4. Intelligenza spaziale
  5. Intelligenza cinestetica o procedurale
  6. Intelligenza interpersonale
  7. Intelligenza intrapersonale

Vediamole più nel dettaglio:

  1. Intelligenza linguistica: ha a che fare con la capacità di utilizzare un vocabolario chiaro ed efficace. Permette altresì di comunicare e costruire i significati attraverso il linguaggio e un registro linguistico, a seconda delle necessità. L’intelligenza linguistica consiste in capacità sintattiche e pragmatiche.
  2. Intelligenza musicale: consiste in abilità ritmiche e melodiche. Citando Gardner “Tra tutti i doni che gli individui possono possedere nessuno emerge prima del talento musicale”. L’intelligenza musicale è la capacità di riconoscere l’altezza dei suoni, le costruzioni armoniche e contrappuntistiche.
  3. Intelligenza logico-matematica: per lo psicologo, il dono matematico trova espressione nella grande capacità di manipolare lunghe catene di ragionamento. Non è un caso che molti matematici sostengono di aver avuto la percezione di una soluzione, o di una direzione, molto prima di aver elaborato ogni passo nello specifico. Il talento matematico richiede la l’abilità di scoprire un’idea promettente, traendone implicazioni e riguarda la capacità di riconoscere problemi significanti e di risolverli.
  4. Intelligenza Spaziale: ha a che fare con l’abilità di percepire il mondo visivo con precisione, di fare modifiche e rielaborazioni delle percezioni ricevute, riuscendo a ricreare aspetti dell’esperienza visiva, anche in mancanza di stimoli fisici. Si tratta di riuscire a produrre forme nuove e/o manipolare quelle esistenti.
  5. Intelligenza Corporeo-Cinestesica: gli individui dotati di questa capacità hanno un controllo molto preciso dei loro movimenti corporei (come danzatori o nuotatori) oppure sono in grado di manipolare oggetti con estrema finezza, come gli artigiani o i giocatori di baseball.
  6. Intelligenza Intrapersonale: Gardner fa una distinzione di due aspetti della natura umana, l’intelligenza intrapersonale e quella interpersonale. La prima, ovviamente, riguarda la capacità distinguere in modo istantaneo i sentimenti, di classificarli e di attingere a essi come strumento per capire e guidare il proprio comportamento.
  7. Intelligenza Interpersonale: è il tipo di intelligenza che si rivolge all’esterno, verso altri individui. Al centro vi è la capacità di rivelare e fare distinzione fra gli stati d’animo, i temperamenti, motivazioni ed intenzioni degli individui.

Lo studio di Gardner ha segnato una svolta nell’indagine sull’intelligenza.

Gardner ha esaminato un vasto aspetto delle capacità umane, negando il concetto unitario di intelligenza ma mostrando un complesso e dinamico sistema in cui diverse abilità, capacità, talenti possono intrecciarsi tra loro possono migliorare ed evolvere.

Ognuno di noi è dotato di queste diverse intelligenze, formae mentis, ma al mondo non esistono due persone con la stessa combinazione di intelligenze: qualcuno può aver più sviluppato quella logico-matematica, altri quella linguistica. Le intelligenze si interconnettono tra loro e questa interconnessione è sempre unica in un solo individuo. Già in un altro articolo abbiamo visto le mentalità complessive che il mondo odierno ci sta chiedendo di coltivare nella scuola, nelle aziende, nelle professioni:

Howard Gardner: il futuro del lavoro a portata di 5 intelligenze

Nelle scuole, nelle organizzazioni, nel mondo del lavoro, nei team, la concezione di un ecosistema di intelligenze apre le porte a uno scenario in cui il potenziale umano è solo la punta dell’iceberg.

Se sei interessato ai temi della leadership e del management, clicca qui!