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Management agile: trasforma l’impresa in una “gazzella”

Nell’articolo precedente abbiamo parlato del paradosso della crescita, che diventa sempre più difficile da gestire man mano che l’azienda cresce di dimensioni.
Verne Harnish, uno dei maggiori esperti di strategia aziendale, definito da Fortune una delle 10 menti più brillanti nel panorama mondiale delle piccole imprese, ha individuato quali sono le 3 fasi tipiche che ogni azienda può trovarsi ad affrontare lungo il percorso di crescita.

Le 3 fasi della crescita aziendale

  1. La fasetopolino”.
    È quella tipica dell’azienda che si è costituita da poco. Piccola e leggera, certo, ma perché ancora composta soltanto da un fondatore e da alcuni dipendenti. Se non si espande, il suo business rischia di rimanere immobile e in uno stato di stallo.
  2. La fase degli elefanti.
    All’estremo opposto della curva, si trovano i cosiddetti “elefanti”.
    Si tratta di un numero minore di aziende, rispetto ai topolini, imprese che sono cresciute in maniera molto consistente nel tempo, si sono affermare sul mercato divenendo dei colossi, o ne sono state inglobate, sacrificando la carica innovativa e la miccia del salto qualitativo successivo.
  3. La fase gazzella.
    Questa fase rappresenta l’azienda nel suo momento di crescita più promettente e redditizio, quello dello Scaling Up: un’espansione ad alto impatto, in grado di generare innovazione, incrementare lo sviluppo e la ricerca e naturalmente il proprio ritorno sugli investimenti.

“Una città con aziende in crescita, cresce; un paese con le gazzelle, eccelle.”

Per crescere davvero, dunque, occorre diventare “gazzelle”, sostiene Harnish, ma come implementare la strategia di scaling up a livello pratico all’interno dell’azienda?

Crescita esponenziale: si comincia dalla Leadership

La capacità di Leadership è uno degli aspetti più centrali all’interno della pianificazione strategica, specie quando l’azienda vive un cambiamento di passo e sta innescando un processo di crescita.

La capacità del leader o del team di leader di avere visione strategica degli obiettivi, dare una direzione coerente e delegare sono le prime skill da potenziare al crescere della complessità.
Quando mansioni e ruoli si diversificano all’interno dell’azienda, è necessario strutturarsi come un vero e proprio organismo in cui le cellule funzionano correttamente in risposta ad un referente ben definito.

I 3 livelli della Leadership

Per poter assegnare correttamente responsabilità di progetti e processi, è in primo luogo fondamentale distinguere i diversi livelli di responsabilità:

  • Accountability: la responsabilità individuale di una persona. La persona a cui viene assegnata è l’unica a dover rendere conto di problemi, progressi e risultati di un progetto o business unit.
  • Responsibility: è la capacità di prendere in carico una determinata questione o problematica. Riguarda tutti i membri di un team coinvolto in un progetto.
  • Autorità: è quella che spetta a chi ha il potere decisionale finale, senza il cui sì non si attivano i processi aziendali.

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