Sono davvero i follower a decidere cosa vedere?
Emergere sui social media e scalare il posizionamento sui motori di ricerca diventa sempre più difficile, soprattutto quando a determinare la rilevanza dei contenuti sono gli algoritmi. Ogni ricerca, infatti, è guidata da un algoritmo che aiuta a filtrare e selezionare i post affinché siano allineati con i gusti dell’utente. Ad esempio, se interagiamo con un brand, ci verranno riproposti con maggiore probabilità i contenuti di quest’ultimo attraverso un meccanismo gestito autonomamente (e interamente) dal sistema. Questo accade perché l’algoritmo vuole fornire la miglior user experience, così da trattenere l’utente sulla piattaforma per mostrargli il maggior numero di pubblicità.
Quindi, i follower potrebbero vedere molto di meno i nostri contenuti, indipendentemente dal fatto che ci seguano o meno.
Perché riceviamo meno traffico da Google
Se questo vale per i social, Google non differisce di molto: in quanto ha l’obiettivo di dare agli utenti i migliori risultati possibili il più velocemente possibile. Al contempo, però, cerca anche di trattenere gli utenti all’interno dei suoi servizi perché maggiore è il tempo passato nel “Google-verse”, maggiore è la probabilità che clicchino un annuncio e di ricavare così un introito.
Non è un caso, quindi, che sempre più aziende stiano ricevendo meno traffico da Google. Il motore di ricerca tende infatti ad appoggiarsi a link sponsorizzati e ad aumentare le ricerche senza clic, ovvero a fornire la risposta alla ricerca dell’utente direttamente nella pagina della SERP, senza debba cliccare sul link. Una situazione che oggi si verifica per circa il 50% delle ricerche effettuate.
3 best practice per una strategia di content marketing efficace
Ma Google non è l’unico a cercare di fornire una risposta unica e immediata: questa filosofia è adottata anche – e soprattutto – da ChatGPT. Sono tantissime le persone che oggi usano il famoso chatbot di OpenAI come un vero e proprio motore di ricerca perché è più veloce, immediato e chiaro. Per questo motivo Google ha persino deciso di lanciare il suo prodotto di intelligenza artificiale, AI Overview, nonostante non fosse ancora del tutto ottimizzato e nonostante le risposte fornite fossero ancora spesso errate (quando non del tutto assurde).
Considerando quanto gli algoritmi dominino la visibilità e la diffusione sui social media e che il futuro delle ricerche online è orientato da Google e dai suoi sistemi di intelligenza artificiale, come possiamo costruire una strategia di content marketing efficace?
Joe Pulizzi, pioniere del content marketing che ne ha definito il concetto nel 2001, suggerisce 3 best practice.
1. Crea un format che risponda alle esigenze dei clienti
Il web offre tanti canali di comunicazione, oltre che innumerevoli possibilità per creare engagement e attrarre l’attenzione degli utenti. Ciò non significa che dobbiamo presidiarli tutti. È importante, secondo l’esperto, concentrarsi su un preciso canale in cui creare un format specifico. Un format che sia in grado di “risolvere davvero i problemi dei nostri clienti”, sottolinea Pulizzi, che nella sua lunga carriera ha supportato nello sviluppo di campagne marketing efficaci centinaia di organizzazioni della Fortune 1000.
Potrebbe essere un podcast, una newsletter, un canale Youtube o anche post giornalieri su Instagram: quel che conta è che il contenuto sia di qualità e che offra agli utenti un valore aggiunto in modo coerente nel tempo.
2. L’algoritmo deve riconoscerti come un esperto del settore
“Individuate i siti di contenuto che i clienti e potenziali clienti visitano più di frequente”, aggiunge Pulizzi, “e anche in questi pubblicate articoli”.
Questo ci consente di comparire con i nostri contenuti su più siti e i sistemi di intelligenza artificiale, che analizzano il web alla ricerca delle migliori risposte da dare all’utente, ci riconosceranno come esperti del settore e presenteranno con maggiore probabilità i nostri contenuti.
Un esempio concreto è rappresentato dallo stesso Pulizzi, considerato un esperto di content marketing anche da ChatGPT , che lo mostra al primo posto tra i risultati alla domanda: “Chi sono gli esperti di content marketing?”. Joe Pulizzi, pioniere della materia, ha costruito la sua reputazione contribuendo con numerosissimi articoli e pubblicazioni sull’argomento, conducendo podcast, partecipando a webinar, pubblicando su YouTube e producendo “migliaia di post in giro per il web”.
Con l’obiettivo iniziale di essere trovato in più risultati query, Pulizzi ha adottato questa strategia SEO fin dal 2010, cosa che oggi si rivela estremamente efficace anche come strategia di content AI.
3. Una newsletter di qualità che supera i filtri anti-spam
Come abbiamo già argomentato in questo articolo, la newsletter è uno dei mezzi più importanti per convertire i follower i clienti, oltre che per fidelizzarli. Per questo, tutte le call-to-action (CTA) dei contenuti dovrebbero rimandare a una newsletter di raccolta dati con adesione volontaria. Questo approccio, osserva l’esperto, non solo permette di stabilire un contatto diretto con gli utenti, ma offre anche l’opportunità di costruire una relazione più solida e personale con loro. Non basta scrivere semplicemente un’email per ottenere dei risultati, è importante che sia di valore e di qualità, altrimenti si rischia di essere bloccati dai filtri anti-spam.
I contenuti della newsletter, poi, possono essere condivisi anche sui social e siti web, magari con qualche giorno di ritardo così da dare comunque un beneficio maggiore a chi è iscritto.
“Qualsiasi azienda può realizzare queste tre best practice con risorse minime.”
– Joe Pulizzi
Nuovi modelli di AI content marketing al Marketing Forum
Generare nuovi pubblici, fidelizzare le audience e costruire un vantaggio competitivo differenziante: Joe Pulizzi, pioniere del content marketing che ha fondato il Content Marketing Institute e lavorato al fianco di centinaia di organizzazioni della Fortune 1000 – tra cui HP, LinkedIn, SAP e the Gates Foundation –, condividerà la sua esperienza e i suoi insight al Marketing Forum.
Per scoprire l’agenda completa di questo grande evento dedicato al marketing e iscriverti, clicca qui!